Congedo 104 a un disabile per assistere un altro disabile
Congedo 104 a un disabile per assistere un altro disabile: vediamo se, come e quando è possibile. Abbiamo già visto che la persona assistita non può godere del congedo per sé stessa, ma cosa dice la legge quando chiede di avere accesso al beneficio per accudire un'altra persona? Cosa dice la legge e tutti i chiarimenti dell'Inps.
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9/11/23
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Congedo 104 a un disabile per assistere un altro disabile: vediamo se e quando è possibile. Abbiamo già visto che una persona con disabilità non ha diritto a godere del congedo straordinario biennale per sé stesso, perché il beneficio è dedicato all’assistenza, quindi riconosciuto a chi ne usufruisce per accudire una persona con disabilità. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sulla Legge 104. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
INDICE:
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Ma se la persona con disabilità, che ha avuto il riconoscimento della Legge 104 (articolo 3, comma 3) ed è un lavoratore dipendente, ha la necessità di prestare assistenza a un altro disabile, è possibile che gli sia riconosciuto il congedo 104?
Sempre a proposito del congedo 104 vediamo come funziona quando “mia madre può assistere mio padre” o come funziona quando si usufruisce di congedo e permessi nello stesso mese. Vediamo anche se durante il congedo 104 è possibile fare un lavoro autonomo e cosa succede quando l’assistito è ricoverato a tempo pieno in una struttura sanitaria.
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Congedo 104: l’esempio
Facciamo un esempio: una donna, lavoratrice dipendente, per la quale è stata già riconosciuta la Legge 104 per disabilità grave e per questo fruisce dei giorni di permesso retribuito, diventa madre. Se suo marito è un autonomo (non avrebbe quindi diritto ai benefici della 104), può chiedere il congedo biennale retribuito per poter restare accanto al suo bambino che purtroppo è affetto da una disabilità grave?
Ebbene sì, può farlo. Può quindi a sua volta avere accesso come caregiver familiare alla Legge 104 e usufruire dei benefici, compreso quindi il congedo retribuito.
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Congedo 104: nessun accertamento di idoneità
Questo aspetto è chiarito anche da una circolare Inps, la numero 53 diffusa il 29 aprile del 2008.
Il riferimento in questo caso è ai permessi legge 104. L’istituto di previdenza così scrive:
«Sempre nell’ottica di garantire il pieno godimento dei benefici previsti dall’attuale normativa, si ritiene che il lavoratore con disabilità grave, che già beneficia dei permessi ex lege 104/92 per se stesso, possa anche cumulare il godimento dei tre giorni di permesso mensile per assistere un proprio familiare con handicap grave, senza che debba essere acquisito alcun parere medico legale sulla capacità del lavoratore di soddisfare le necessità assistenziali del familiare anch’esso in condizioni di disabilità grave».
«In proposito si chiarisce – continua l’Inps -, come specificato in apposito parere ministeriale, che la capacità del lavoratore di soddisfare i bisogni assistenziali del familiare anch’esso in condizioni di disabilità grave, non necessariamente sono riconducibili ad una idoneità suscettibile di accertamento medico-legale».
«Sicché l’acquisizione – conclude la circolare – del parere dei Dirigenti medico legali di sede, di fatto non appare più necessitato».
Gli ultimi due passaggi sono importanti: il lavoratore con disabilità grave che intende assistere un familiare avere accesso ai benefici di legge (permessi e congedo) non ha bisogno di una preventivo accertamento medico legale che attesti la sua idoneità.
Congedo 104: ordine di priorità
Ovviamente anche nel caso di un lavoratore disabile che assiste un familiare bisogna rispettare un ordine di priorità. Nell’esempio che abbiamo proposto si tratta di una madre che chiede di accudire il figlio, quindi non ci sono problemi.
Ma vediamo comunque qual è l’ordine imposto dalla Legge 104:
il coniuge convivente, la parte dell’unione civile e il convivente di fatto della persona con disabilità grave;
i genitori biologici o adottivi/affidatari della persona con disabilità grave;
il figlio o i fratelli/sorelle, parenti o affini fino al terzo grado conviventi della persona con disabilità grave.
Congedo 104: patologie invalidanti
Quest’ordine prioritario può essere scalato solo in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti da parte di chi precede.
Nella circolare numero 32 Inps del 6 marzo 2012 si chiarisce anche quali sono le patologie invalidanti che potrebbero far scorrere l’ordine di priorità:
patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale, incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche;
patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali;
patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario;
patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva con le caratteristiche di cui abbiamo accennato e per le quali il programma terapeutico e riabilitativo richiede il coinvolgimento dei genitori o del soggetto che esercita la potestà.
Congedo 104: due punti da ricordare
Ora due cose:
la prima, se un una persona con disabilità grave lavora e chiede di prendersi cura di un’altra persona con disabilità (nel nostro caso il figlio), si ritiene che non rientri nelle condizioni riportate dall’Inps e comunque, se ritiene, non può essere scavalcata nell’ordine prioritario;
la seconda, e qui ribadiamo il concetto: non è necessario un preventivo accertamento che stabilisca l’eventuale idoneità a prendersi cura di un’altra persona con disabilità grave.
Congedo 104 a un disabile per assistere un altro disabile.
Congedo 104: doppi permessi
Vediamo come funzionerebbe invece con i permessi retribuiti. E sì, perché una persona con disabilità grave ha già diritto a tre giorni di permesso per sé stessa e di altri tre giorni per assistere il familiare. Quindi sono complessivamente sei al mese.
Se vengono distribuiti nel corso del mese, alternandoli al congedo biennale, la mamma con disabilità potrebbe riuscire a restare quasi sempre accanto al figlio nell’arco di un periodo complessivo di tempo di circa 4 anni.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulla Legge 104:
AL DIRETTORE DEL G.R.U.
ALLA DIREZIONE SANITARIA E AMM.VA
OGGETTO: ART. 33 LEGGE 104/92 art 3 c. 3
La/il sottoscritta/o _________________________________________ matricola ________________
nata/o a ____________________________________________il _____________________________
residente a _______________________ in _______________________________________________
Tel ______________________ indirizzo e-mail____________________________________________
in servizio presso __________________________________con la qualifica di____________________
chiede a far data
di fruire delle prerogative e diritti ai sensi dell’art. 33 della legge 104/92 art 3 c.3 relativi alla figlia ………………………..
Al fine della valutazione dell’istanza la/il sottoscritta/o comunica quanto segue:
** DATI RELATIVI AL PORTATORE DI HANDICAP
Cognome______________________________________Nome_________________________________
nato a _____________________________ il ______________residenza_________________________
via _________________________________________________________________ n° ______
portatore di handicap grave accertato dall’ASL___________________________in data____________
rapporto di parentela :: : convivente con il richiedente ;
Data_________________________________ Firma______________________
Si Allega:
N° 1 - copia autenticata e leggibile del verbale della Commissione Medica ex art 4 L. 104/92 ;
N° 1 - fotocopia di un documento di identità del dipendente ;
N° 1 - fotocopia di un documento di identità della persona da assistere;
Al DIRETTORE
GESTIONE RISORSE UMANE
S E D E
OGGETTO: RICHIESTA CONGEDO STRAORDINARIO PER ASSISTENZA A CONGIUNTO CON HANDICAP GRAVE (art. 42 comma 5 decreto legislativo n. 151/2001)
Il/La sottoscritto/a _________________________________________ matricola ________________
nato/a a ____________________________________________il _____________________________
residente a _______________________ in _______________________________________________
Tel ______________________ indirizzo e-mail____________________________________________
in servizio presso __________________________________con la qualifica di____________________
chiede
di fruire del congedo straordinario retribuito spettante al ________________________ (rapporto di coniugio) di persona in condizione di handicap grave, accertato ai sensi dell’art. 4, comma 1, della legge n. 104/1992 e della relativa indennità in base all’art.42 comma 5 del D. Lgs. 151/2001 per i seguenti periodi:
dal __________________ al _____________ tot gg. ________
dal __________________ al _____________ tot gg. ________
dal __________________ al _____________ tot gg. ________
dal __________________ al _____________ tot gg. ________
per assistere con sistematicità e adeguatezza il _____________________ sotto indicato:
cognome_______________________________nome _________________________________________
nata/o a______________________________ il_______________ residente a______________________
in via _____________________________________________________
e tuttora vivente.
A tal fine dichiara quanto segue:
- di essere convivente con il/la _________________ in condizioni di disabilità grave;
- di essere residente nello stesso stabile del congiunto in condizione di disabilità grave;
- che il portatore di handicap grave, è stato accertato ai sensi dell’art. 4 comma 1, della Legge
104/1992 dalla ASL di_____________________ in data ___________ Rivedibile: SI NO ;
- che non è ricoverato a tempo pieno;
- che non è impegnato in attività lavorativa;
- che nel periodo di congedo nessun familiare usufruirà dei permessi orari e giornalieri per assistere il
familiare con disabilità (art 33 L. 104/92 e art. 42 D Lgs. 151/01);
- che non ci sono altri soggetti in grado di prendersi cura del familiare disabile;
- che gli altri familiari non hanno mai usufruito di giorni di congedo straordinario (con paga o senza paga) per lo
stesso familiare in condizione di disabilità grave;
di aver già fruito, in tutta la vita lavorativa, di congedi straordinari retribuiti per lo stesso congiunto o per altro familiare
dal___________________ al _____________ tot. gg.________
dal___________________ al _____________ tot. gg.________
dal___________________ al ______ _______ tot. gg.________
di aver già fruito, in tutta la vita lavorativa, di congedi straordinari NON retribuiti “per gravi e documentati motivi familiari” (art 4, comma 2. L.53/2000)
dal__________________________ al ____________________
Il/la sottoscritto/a, consapevole che l’amministrazione è tenuta a controllare la veridicità delle
autocertificazioni e che in caso di dichiarazioni false può subire una condanna penale e decadere da
eventuali benefici ottenuti, si impegna a comunicare tempestivamente eventuali variazioni delle notizie o delle
situazioni sopra dichiarate come il ricovero a tempo pieno del portatore di handicap, la revisione del giudizio di
gravità dell’handicap da parte della Commissione ASL, etc…
data
Il/la dipendente_________________________
Si allega la seguente documentazione:
- n° 1 Verbale L.104/92, attestante connotazione di gravità accertata ai sensi del comma 3 art. 3 L 104/92 (in
originale o copia autentica);
- n° 1 Stato di famiglia e/o certificato di residenza;
- n° 1 Fotocopia avanti/retro del documento d’identità del dipendente;
- n° 1 Fotocopia avanti/retro del documento d’identità della persona da assistere;
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’ (Art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n. 445)
Il/La sottoscritto/a, consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del DPR n° 445 del 28/12/2000, sotto la propria responsabilità dichiara che:
- le notizie fornite con il presente modello rispondono a verità;
- di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 10 della legge 675/96 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa;
- di prestare assistenza per il congiunto disabile per il quale ha chiesto di fruire dei permessi retribuiti;
che nessun altro familiare usufruisce dei permessi di cui alla citata Legge per prestare assistenza al/alla
sig/sigra ______________________________________ ;
- di essere consapevole che le agevolazioni richieste sono uno strumento di assistenza del disabile e, pertanto, il riconoscimento delle agevolazioni stesse comporta la conferma dell’impegno – morale oltre che giuridico – a prestare effettivamente la propria opera di assistenza;
- di essere consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni richieste comporta un onere per l’amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano solo per l’effettiva tutela dei disabili;
- di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni variazione della situazione di fatto e di diritto da cui consegua la perdita della legittimazione alle agevolazioni richieste;
Data_________________________________ Firma_________________________
Il sottoscritto _____________________________ dichiara il proprio assenso al trattamento dei dati personali, compresi i dati sensibili, ai fini della gestione della presente procedura e degli adempimenti conseguenti, ai sensi del D.L. 196/2003
Data__________________________________ firma ------------------------------------------
ÿ Il sottoscritto autorizza l’invio di atti e documentazione relativa al presente procedimento all’indirizzo e-mail indicato nell’istanza, o in alternativa all’indirizzo istituzionale della propria Unità Operativa di appartenenza. Tale modalità di invio avrà valore di notifica a tutti gli effetti.
Data_________________________________ Firma_________________________
MOD. 6 - RICHIESTA AI SENSI LEGGE 151/2001